giovedì 30 maggio 2013

Qualcosa di Meraviglioso...


Ci sono dei libri per bambini che sono in realtà favole d'amore, espresse nel linguaggio più bello – quello della fantasia anche della parabola, se vogliamo – per far arrivare al cuore dell'amato/a la propria dichiarazione (d'altronde la “rosa” del Piccolo principe dovrebbe averci insegnato qualcosa no?). Classifico fra questi lo splendido 
Cuor di pettirosso, di Ale & Ale.



Un testo che sembra un libro per bambini – e di sicuro è bello regalarlo anche ai più piccoli (che capiscono al volo molte più cose di noi grandi) ma tocca il cuore anche agli adulti. Perchè capita davvero nella vita di sentirsi un pettirosso dall’aria un po’ sperduta, che non sa proprio come conquistarla, quella uccellina bianca candida di cui ti sei innamorato, e che ogni volta che la guardi ti sembra sempre più una delizia.
Anche se impegni tutte le tue forze a sollevare una bella pignetta col becco, può capitare che il corvo ti abbia già anticipato portandole sul dorso la pietra più pesante che tu abbia mai visto (l’ha fatto proprio per impressionarla, si sa).
Ed è inutile che tu provi a scriverle una poesia d’amore sul foglio di mandorlo: forse non la noterà mai, visto che il Rigogolo le ha già sventolato davanti al becco centinaia di fogli con trascritte bellissime dichiarazioni d’amore.
D’altronde l’usignolo ti supera in quanto a canto, la Gazza le ha già offerto i gioielli più belli e lei è rimasta inebriata dal profumo delle rose del Tordo. Il problema nasce dal fatto che se il tuo scopo è di conquistarla solo impressionandola con la tua apparenza o la tua bravura potresti rischiare di fare una brutta figuraccia… E alla fine sarà proprio lei, inaspettatamente, a stupirti, se solo decidi di ascoltarla.

Ale & Ale
Cuor di pettirosso

Ultima recensione di questo Maggio piovoso... ☂




 Avvelenati, Giuseppe Baldessarro e Manuela Iatì:
pochi anni fa, non so se lo ricordate, si è sollevato il caso delle “navi dei veleni”, in seguito alle dichiarazioni di un pentito su una nave piena di scorie nucleari che sarebbe stata affondata al largo di Cetraro. Bene, questi due giornalisti, nonostante il caso sia stato chiuso, e poiché il caso è stato chiuso lasciando insoluti tanti dubbi, hanno voluto vederci più chiaro. Hanno raccolto documenti riservati, hanno indagato, e ne hanno scritto, arrivando alla conclusione che di navi dei veleni ce ne sono almeno 50, e non è affatto un caso che in certe zone si muoia più che in altre: “Siamo consapevoli che in questa storia sono tessuti all’interno di una stessa maglia Servizi Segreti di diversi governi, mafia, politica e molto più. Tutti, evidentemente, insieme per lo smaltimento di scorie nucleari”.

 

 La talpa, John le Carré:
quest’autore è uno dei più celebri in quanto a storie di spionaggio. Il fatto che sia stato parte dei Servizi Segreti britannici gli ha sicuramente giovato. La talpa è il suo libro più noto, il primo di una trilogia centrata sul personaggio di George Smiley, un agente segreto che ha i suoi bei problemi personali, un uomo che ha i suoi crucci oltre a quelli del proprio mestiere. Altra nota: la vicenda è ispirata a una veramente accaduta, e i metodi di indagine narrati riprendono quelli che davvero il Secret Intelligence Service mise a punto in piena Guerra fredda.
 
 

Terremoti, David Peace:
 altro autore britannico, classe 1967, notato e segnalato da premi letterari e critica. Nato nello Yorkshire, a un certo punto s’è trasferito in Giappone e c’è rimasto. È qui che è ambientato questo suo ultimo lavoro arrivato in Italia, 3 racconti ispirati a fatti realmente accaduti. Dal killer e stupratore seriale del primo racconto alla passeggiata in una Tokyo distrutta dal terremoto del 1923 dell’ultimo. Sono terremoti quelli che Peace presenta perché sono gli eventi che emergono quando le fondamenta della vita odierna controllata crollano.

 

Il grande gioco, Peter Hopkirk:
di nuovo un inglese e di nuovo servizi segreti. Hopkirk ha girato tanto verso Est, ne ha scritto molto, e Il grande gioco ne è un esempio, è stato corrispondente di varie testate e prigioniero sia di agenti segreti che di terroristi. Un buon curriculum. Nel libro che consiglio siamo nel 1842. Hopkirk racconta quello a cui andavano incontro gli avventurosi agenti dei servizi segreti di Russia e Gran Bretagna in certe zone off limits dell’Asia Centrale. Ha scritto Sergio Romano: “Vecchia storia? Acqua passata? Chi darà un’occhiata alla carta geografica constaterà che i grandi attori hanno cambiato volto e nome, ma i territori contesi o discussi sono sempre gli stessi.”

 

Le rivoluzioni vanno sempre storte, Luciano Marrocu:
infine un italiano, uno storico sardo, autore di scritti storiografici e gialli. Questo invece è un romanzo. Leggermente autobiografico. Abbiamo un professore volenteroso che è felice che le sue opere compaiano in bancarelle che le affiancano a libri quali Prendimi da dietro ma fallo di sorpresa. Poi c’è un altro professore, un ciarlatano che alle bancarelle di strada non s’avvicina neanche per sbaglio. Poi ci sono una ragazza, qualche amore qua e là, e una sede del vecchio partito comunista allo sbando.