'BRUNO DA CITTADELLA, DOTTORE IN MALTA.
Storie di operai, imprenditori e artisti' libro di Gigi Copiello
Mercoledì 12 Giugno ore 20,30
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Questa è la storia di Bruno, contadino diventato muratore in proprio,
che a un certo punto decide di scrivere sul suo furgone: "dottore in
malta". Lui che quasi non sapeva scrivere. Bruno ha scritto così perché
sapeva, invece, di avere un'arte: l'arte del lavoro. Ma questa è anche
la storia di tanti operai e imprenditori, che si sono realizzati con
l'ingegno, la fatica e la creatività. Uomini e donne
che hanno imparato scienza e tecnica in fabbrica, davanti alle
macchine. Che hanno lottato, faticato e bestemmiato. Attraverso gli
occhi di Bruno abbiamo visto il cambiamento. Una volta il lavoro
prometteva pane a chi aveva fame, sicurezza a chi stava nell'incertezza,
libertà a chi era servo, diritti a chi aveva solo doveri. Oggi quel
mondo è cambiato. Siamo arrivati alla fine del lavoro "dipendente",
"esecutivo". Che sia in fabbrica, in ufficio o in bottega il lavoro
dovrà tornare ad avere valore. Essere lavoro "creativo". Solo cosi
l'uomo potrà intendersi davvero libero..
"..Mentre
tutti parliamo di lavoro, arriva in libreria il libro di un
sindacalista sui generis che al lavoro – a com’era e a com’è diventato, a
chi lo ha subito e a chi se lo è reinventato - dedica un’elegia e
insieme una serrata analisi, di taglio personalissimo. Ne è autore il
62enne vicentino di Velo d'Astico Gigi Copiello, che lo scorso anno ha
concluso la sua attività dimettendosi dalla segreteria della Cisl di
Vicenza, dopo essere stato a lungo il leader regionale dei
metalmeccanici della FIm.
Il libro - "Bruno da Cittadella,
dottore in malta" (Ed. Marsilio, € 14) - restituisce in pieno il
carattere schietto e il punto di vista eccentrico, e proprio per questo
sempre stimolante, dell’autore, che lo ha fatto apprezzare (ma anche
detestare) in tutti gli ambienti coi quali è venuto in contatto. Non è
il suo primo libro, c’era stato anni fa il bel "Manifesto per la
metropoli Nordest" (e almeno un altro, di filosofia, ce l’ha nel
cassetto), ma questo ha una marcia in più nell’adesione piena e al
tempo stesso consapevole al mondo del lavoro a cui egli ha dedicato
tutta la sua vita, e nell’amore incondizionato (ma non cieco) per le
persone che ne sono protagoniste. "