“ Tessere di vita”
Tessere dell'infinito mosaico del mondo, scelte con la cognizione del momento, che si fissano in fotogrammi che strappano al tempo un istante del suo scorrere.
È fotografia di strada quella di Giorgio.
Fotografia cercata e mai costruita che propone, ad ogni scatto, una soluzione imprevedibile, ma possibile, in funzione della sua esigenza di armonia tra architetture compositive e fluire caotico del quotidiano.
Istanti dunque, che percorrono, con delicato equilibrio espressivo, il crinale tra candore e concettuale.
Rigore, sensibilità, lirismo, ma anche ironia e umorismo, diventano così il filo conduttore che lega luoghi e persone, ripresi in spazi fisici e temporali diversi, con visioni che parlano di una progettualità ad ampio respiro, ma pur sempre coerente nella sua rappresentazione.
Le immagini emozionano, sorprendono, divertono, ma i significati si staccano dal rappresentato ed invitano ad una lettura più profonda, più lenta. Una lettura nella quale l'eleganza compositiva, le scelte formali, gli stessi soggetti, appaiono solo la struttura portante al servizio del pensiero consapevole del fotografo.
Franco Bovo
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GIORGIO MENEGHETTI, brevi note biografiche.
Vicentino, nato nel 1952, architetto, si accosta alla fotografia fin da giovane, affinando progressivamente nel periodo universitario e lavorativo le conoscenze tecniche ed espressive legate all’ambito fotografico, vissuto come passione costante, naturale e irrinunciabile.
Da qualche anno si dedica con interesse e curiosità al mondo della Street Photography, declinato secondo la sua personale visione.
Vive e opera a Padova.
.. Sono eccezionalmente presenti anche 2 foto che ritraggono il poeta Andrea Zanzotto:
" Un incontro fortuito, nella sua casa di Pieve di Soligo , sei mesi
prima della sua morte: un'occasione unica per parlare dei ricordi e
delle opere di un grande poeta, che seppure costretto in casa era ancora
pieno di energia e vis polemica. Nonostante le difficoltà ha voluto
firmare, pur con grande lentezza, alcuni libri per tutti noi. Alla fine
dell'incontro uno sguardo verso la finestra
, estraniandosi dalie persone e dalie domande: riguardando più volte
quella immagine ancora non so capire se intravedeva il suo passato o il
suo prossimo futuro."
Giorgio Meneghetti
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