Torniamo a parlare di uno degli argomenti più controversi dell’editoria mondiale:
il profumo della carta.
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A darci il destro è una recente trovata dello stilista Karl Lagerfeld (il bell’ometto qui nella foto) che, ispirato dalla sensualità di qualche bel tomo profumato, ha deciso di produrre Paper Passion, una fragranza che riproduce l’odore della carta per soli € 98. Un bel risparmio, non c’è che dire.
Altri ci avevano provato prima di lui, ad esempio Smell of books, che aveva lanciato anche un imperdibile aroma alla pancetta abbrustolita, credo più adatto ai libri di cucina che all’ultimo romanzo di Giorgio Faletti. Ma il vostro libraio non si ferma qui e vuole dare agli aspiranti stilisti qualche suggerimento per sviluppare dei profumi consoni ad alcuni libri:
- Eau de Divine: ideale da spruzzare nell’aria se state leggendo La Divina Commedia, disponibile in 3 profumazioni: Inferno spanderà quel misto di zolfo e profumo di caprone che ben si adatta ai gironi infernali, Purgatorio rilascerà un gradevole e innocuo profumo di borotalco, e infine Paradiso vi rapirà con il suo inconfondibile odore di incenso e santità;
- I fought the law: irresistibile per tutti i legal thriller, un aroma profondo e intenso di faldoni lasciati ad ammuffire in tribunale;
- Baguette: ottimo per tutti i libri di Fabio Volo, che non manca mai di rimembrare il suo passato di panettiere. Odore di michette appena sfornate e pane di Altamura fatto a Brescia.
Divertentissimo! Credo che creare l'atmosfera giusta anche tramite un profumo sia un'idea geniale, tipo luci o rumori.
RispondiEliminaIo porto sempre addosso il profumo per i libri di Fabio Volo.
:) e tu sei fortunata cara Alessandra, perchè il profumo del pane caldo appena sfornato è uno degli odori più buoni che esistano...
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