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mercoledì 28 novembre 2012
Recensioni al volo: Donne che hanno preso le redini...
Da regine a casalinghe:
Si va dal prender le redini di un Paese, al prender quelle di casa propria. Elisabetta, tra l’altro, proprio d’Inghilterra, rispecchia il primo caso. Alan Bennett l’ha presa e ci ha giocato un po’. Ne 'La sovrana lettrice' , Elisabetta è la donna che governa con mano ferrea, senonché un giorno comincia a leggere. Questo sconvolgerà tutto, e la regina le redini le allenterà non poco. Fino a una lotta interna feroce sul da farsi. E anche in questo caso, sarà una donna dalla determinata capacità di scelta.
Nella più umile ambientazione di casa propria, invece, troviamo Rose. Ne 'La metà di niente' di Catherine Dunne succede che, dove prima c’era un marito a amministrare la quotidianità, a un certo punto questa sorta di amministratore viene meno. Non c’è scelta: Rose deve prendere il controllo della situazione, e imparare a mantenerlo. Questo ovviamente significa anche qualcos’altro: prendere le redini, dal nulla, della propria persona.
Poi ci sono situazioni al di là dell’estremo. Un marito che a sorpresa se ne va di casa in confronto è uno scherzo. Un marito che a sorpresa diventa cieco è ben altra cosa. Se poi tutti quelli intorno a te diventano ciechi, siamo nel surreale. Capita in 'Cecità', e Saramago sceglie di mantenere la vista soltanto a una donna. Che sarà quella che, inevitabilmente, dovrà guidare gli altri, prima in una sorta di quarantena, poi in una città divenuta infernale.
Donne di altri Paesi:
Le possibilità riconosciute alle donne sono cambiate negli anni, questo è ovvio. Ciascuna a suo tempo, alcune hanno deciso di andar contro certe restrizioni imposte, e sono arrivate addirittura a far cambiare direzione all’umanità tutta (più o meno). Si tratta di scienziate, ricercatrici, scrittrici e altro, che per le svolte impresse hanno avuto un Nobel. Sono 'Donne da Nobel', per l’appunto. Quarantatré, per la precisione. Sono storie personali, di singoli individui, che riflettono però allo stesso tempo l’atteggiamento di un intero periodo storico.
Infine, ho voluto dare un’occhiata a come se la passano le donne in altri continenti e culture. In Giappone, magari. In 'Tokyo sisters' due giornaliste francesi riportano le testimonianze di donne giapponesi delle più disparate età, che raccontano cos’è loro riservato là, e cosa si riservano da sé. Dalle ragazzine cosplay, cioè coloro che vestono abiti di personaggi di fumetti, e non perché sia Carnevale, alle anziane signore che hanno visto i cambiamenti passare sotto ai propri occhi nei decenni trascorsi...
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