Aveva 95 anni ed è morto in nottata. L’annuncio della scomparsa del diplomatico, ex-deportato e saggista Stéphane Hessel è stato dato qualche minuto fa dalla moglie e addolora gran parte del mondo culturale d’oltralpe. Lo scrittore francese, che aveva partecipato attivamente alla resistenza e creduto fermamente nel progetto europeo, ha lasciato un’opera faro sotto forma di opuscoletto di poche decine di pagine, venduto in più di 4 milioni di esemplari in cento paesi e ri-editato a più riprese.
Si tratta di “Engagez-vous” - Indignatevi!- (originariamente per le Editions Indigène) pubblicato a fine 2010. Un libro semplice e di una forza inaudita, scritto da un laico eppure profondamente spirituale, che ha dato un incredibile impulso ad un’intera generazione, quella dei giovani d’oggi, un po’ orfana di gloria.
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" La mia lunga esistenza mi ha dato una successione di motivi per indignarmi, nati piuttosto da una volontà d’engagement che sull’onda dell’emotività.
Da giovane studente normaliano sono stato segnato profondamente da Sartre, compagno di studi di allora, ma per la formazione del mio pensiero sono stati più importanti “La Nausea” e “Il Muro” che “L’Essere e il nulla”. E’ stato lui a trasmetterci il messaggio di libertà: “siete responsabili nella misura della vostra individualità”, che ci invitava ad agire in nome della nostra persona senza rimetterci a un dio o a un qualsiasi potere costituito."
Da giovane studente normaliano sono stato segnato profondamente da Sartre, compagno di studi di allora, ma per la formazione del mio pensiero sono stati più importanti “La Nausea” e “Il Muro” che “L’Essere e il nulla”. E’ stato lui a trasmetterci il messaggio di libertà: “siete responsabili nella misura della vostra individualità”, che ci invitava ad agire in nome della nostra persona senza rimetterci a un dio o a un qualsiasi potere costituito."
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