Mentre il sistema globale dell’editoria
mondiale annaspa e sopravvive grazie al contributo dei supporti
digitali, mentre il pubblico ormai è abituato
a leggere schermate compilate con inchiostro elettronico e a leggere in
metropolitana sul proprio smart-phone, c’è un paese che invece va
controtendenza e se chiedete ai suoi abitanti se hanno provato un
e-book, il 72% vi risponderà di no e non solo: neanche hanno intenzione
di farlo in futuro.
Succede in Giappone, il paese che tutti identifichiamo con la tecnologia applicata alla vita quotidiana; contro ogni aspettativa è proprio lì che il supporto di lettura cartaceo resta ben saldo nei cuori della gente. E secondo un articolo della CNN, solamente l’8% della popolazione nel paese ha mai scaricato un libro elettronico.
Succede in Giappone, il paese che tutti identifichiamo con la tecnologia applicata alla vita quotidiana; contro ogni aspettativa è proprio lì che il supporto di lettura cartaceo resta ben saldo nei cuori della gente. E secondo un articolo della CNN, solamente l’8% della popolazione nel paese ha mai scaricato un libro elettronico.
Un paradosso che si fa interessante quando scopri che il Giappone ha una delle connessioni internet più veloci del pianeta, eppure -o forse proprio per questo- i suoi abitanti continuano a preferire le esperienze sensoriali; resta curiosamente alto infatti l’uso dei DVD per esempio, così come la lettura resta ancorata alle antiche tradizioni locali. Lo sanno bene gli editori, che snobbano alla grande il mercato elettronico, infatti si parla di solo 40 mila titoli disponibili nelle versioni digitali; questa insomma è la tendenza del momento laggiù, nell’arcipelago nipponico; se capitate da quelle parti, portatevi dietro un caro vecchio volume magari un po’ consunto, farete un figurone! ;-)
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