La Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore si celebra ogni anno il 23 aprile perché proprio in questo giorno morirono Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso Inca de la Vega.
L’odierna giornata, per dirla con Irina Bokova, direttrice generale dell’UNESCO, serve per riflettere su quali siano le migliori modalità per la diffusione della cultura scrittura e per cercare di fare in modo che tutte le donne e gli uomini della terra vi abbiano libero accesso. Ecco, quindi, la necessità di sostenere le case editrici, le librerie, le biblioteche e, va da sé, le scuole.
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"Cerco
nei libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me e
che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via. Non mi basta che
il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico: se non sono
anch’io un pezzo dell’idiota di
Dostoevskij, la mia lettura è vana. Perché il libro, anche il sacro,
appartiene a chi lo legge e non per il diritto ottenuto con l’acquisto.
Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro ci sia qualcosa
scritto su di lui…"
Erri De Luca
Quest’anno
la Capitale Mondiale del Libro è Bangkok: la scelta è caduta sulla
capitale della Thailandia per via del programma messo in atto per
sviluppare la lettura tra i giovani e i settori meno fortunati della
popolazione..
"Cento milioni di libri diversi
Scritti di seguito oppure coi versi
Solo figure e senza parole
Solo scritture e senza colore
In italiano cinese spagnolo
Tutte le razze paesi costumi ..."
(Tratto dalla filastrocca di Bruno Tognolini Per "Popotus", inserto de "L'Avvenire", in occasione della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna del 1998)
Scritti di seguito oppure coi versi
Solo figure e senza parole
Solo scritture e senza colore
In italiano cinese spagnolo
Tutte le razze paesi costumi ..."
(Tratto dalla filastrocca di Bruno Tognolini Per "Popotus", inserto de "L'Avvenire", in occasione della Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna del 1998)
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