In Italia si respirò un’aria diversa, nuova: la seconda guerra mondiale era finita, come anche era terminato il ventennio fascista e l’occupazione nazista. Non sarebbe stato certamente tutto rose e fiori, ma si poteva iniziare a sperare. Il 25 aprile è festa nazionale, festa della liberazione e ricordare quanto è accaduto è un dovere per ognuno di noi.
***
LA PIAZZA E' IN FESTA
Carri armati posano
sotto gli alberi, i negri
ridono, stendono le mani,
la gente nelle vie,
tutte le finestre al sole.
Giorno sacro d’aprile. Alti vocianti
feroci uomini nuovi.
“È finita la guerra”, questo
il popolo grida; gli anni si frantumano,
un mondo nuovo affiora ribollendo
dalla schiuma aspra del dolore.
La piazza bianca di calce, bianca nell’aria d’aprile,
tacque; un uomo apparve sul palco,
parlò poche parole aprendo
la nuova storia.
Poesia di Roberto Roversi (1923-2012)
Carri armati posano
sotto gli alberi, i negri
ridono, stendono le mani,
la gente nelle vie,
tutte le finestre al sole.
Giorno sacro d’aprile. Alti vocianti
feroci uomini nuovi.
“È finita la guerra”, questo
il popolo grida; gli anni si frantumano,
un mondo nuovo affiora ribollendo
dalla schiuma aspra del dolore.
La piazza bianca di calce, bianca nell’aria d’aprile,
tacque; un uomo apparve sul palco,
parlò poche parole aprendo
la nuova storia.
Poesia di Roberto Roversi (1923-2012)
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