In Scozia dal 2011 aleggia un mistero, che riguarda l’identità di uno scultore, anzi, di una scultrice (questa è l’unica cosa che si sa: che è una donna), che ha disseminato sculture fatte di pagine di vecchi libri in luoghi pubblici che hanno a che fare con la letteratura.
È cominciato tutto nel marzo 2011: la Scottish Poetry Library si è ritrovata tra le mani un albero di carta ricavato da “A trace of wings” del poeta scozzese Edwin Morgan. Un biglietto diceva:
“A supporto delle biblioteche, dei libri, delle parole e delle idee”.
Un paio di mesi dopo è toccato alla National Library of Scotland con un grammofono, e così via, fino a 10 sculture lasciate qua e là dall’anonima scultrice, tra marzo e novembre 2011.
Un anno dopo le sono state commissionate 5 sculture per la Settimana del Libro scozzese.
Qualche giorno fa l’anonima si è rifatta viva: la Leith Library ha ricevuto uno scatolone, un biglietto diceva
“Le biblioteche sono posti speciali”,
ed ecco quello che c’era dentro...
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