... Fa più freddo, fa buio prima, si prendono raffreddori e mal di gola perché non ci si copre abbastanza, alcuni s’impigriscono un po’, altri perdono i capelli. Quest’incoraggiante scenario per dire che è cambiata la stagione, con ottobre siamo in pieno autunno, e io ovviamente sforno 15 libri consigliati, che con tutto questo hanno a che fare, ma anche no. Vediamo i primi 5 libri...
* Io sono leggenda, Richard Matheson: Il libro in questione, sia chiaro, con Will Smith non ha niente a che fare. Si annovera a ragione tra i più riusciti romanzi che giocano sull’idea di base per cui gli esseri umani si ritrovano a vivere loro malgrado in un mondo orrendo e ostile che li mette strenuamente alla prova. Matheson ha sviluppato l’idea in tal modo: un’epidemia che trasforma radicalmente l’intero genere, e un uomo, solo, che resta umano come lo siamo noi in questo momento.
* Il popolo dell’autunno, Ray Bradbury: La ragione per cui c’è anche Bradbury è semplicemente la stagione in cui siamo ormai immersi, e che campeggia nel titolo: l’autunno. Tra l’altro, a rafforzare la concomitanza di tempi, è ottobre anche nel libro.
Bradbury si è sempre dato da fare per creare affascinati realtà diverse dalle nostre che fuoriuscissero dalle logiche della realtà nostra. Ci è riuscito bene, lo sappiamo, a partire dal noto Fahrenheit 451. Ci è riuscito magnificamente anche con questo popolo autunnale, dove sono la magia, l’horror, e l’irrazionalità che per noi magia e horror comportano a farla da padroni.
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* Inzuppiamoci!, Katia Brentani: zuppe e autunno sono un connubio perfetto. Ho scelto questo libro per il bell’abbinamento detto e perché non si limita a essere un libro di ricette. Innanzitutto uno sguardo alla gloriosa storia della zuppa, che non è mancata neanche agli antichi. Poi attenzione alle storie popolari, che con la cucina vanno sempre a braccetto. Aggiungiamoci i tipi, i generi di zuppa esistenti, alcuni difficilmente sentiti nominare. E poi, siccome non viviamo solo di parole, passiamo alle ricette. Basta a parlà, e pensamo a magnà.
* La cucina di Bahia, Jorge Amado e Paloma Jorge Amado: grande scrittore sudamericano (lo “conobbi” con Dona Flor e i suoi due mariti, consigliatomi dal mio professore di liceo), Jorge Amado, che alla cucina non ha mai riservato un ruolo di second’ordine nei suoi romanzi. Paloma è sua figlia, che ha pensato bene di raccogliere la cucina disseminata dal padre con la penna. E abbiamo perciò un libro in cui a guidarci nell’operare sul tavolo da cucina è uno scrittore che del cibo ha fatto una passione.
Nella Cucina di Bahia ritroviamo i piatti che i personaggi di Amado hanno preparato e consumato, piatti tipici del posto, qua raramente sentiti nominare, come il vatapà, o piatti più comuni, come un buon cosciotto al forno.
* La vita della nostra mente, Edoardo Boncinelli: che di genetica Boncinelli possa parlarne, non c’è dubbio. Che lo faccia riuscendo non solo semplice ma anche coinvolgente, magari uno non lo sa e può capirlo con questo libro. Che ci succede nel corso della vita, parlando di cervello? Com’è appena nasciamo, e come cambia nel tempo? Cosa ci manca da neonati, di cosa ci muniamo crescendo? E che c’entra una delle nostre cose che più sembrano sfuggire alla scienza, cioè l’innamoramento, con lo sviluppo strettamente biologico del cervello? Ecco, Boncinelli racconta tutto questo, e pure di più.
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