La frase:
“Ma che leggo a fare il libro se c’è il film ?”
Perché non prendere allora la quarta di copertina,perché non leggersi la sinossi? In 15 secondi sai la trama.
Oggi ho scelto 5 libri che al cinema ci sono arrivati, e qua non discuto della qualità del film. Mi interessa il fatto che il libro, mettici pure tutto il tempo che ti serve, quel tempo se lo merita.
Film poco fa
Altro film recente scattato da un libro è quello dell’ultima volta in cui Sean Penn ha messo i panni da regista. Into the wild viene da Nelle terre estreme, che è il best seller con cui Jon Krakauer, alpinista ricoperto di premi per i suoi lavori scritti, ha narrato la storia vera di Alexander Supertramp, già Christopher McCandless,che una volta diplomatosi s’è detto: “Sai che c’è? Do via tutti i soldi che ho e mi metto a viaggiare allo stato brado per l’America”.
È del 2003 Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, di François Dupeyron, ispirato da Schmitt, che firmò l’omonimo libro. Ti dico dove siamo: siamo a Parigi. Su una strada spunta una drogheria aperta “dalle otto a mezzanotte, sabato e domenica inclusi”. Ibrahim è musulmano, Momo è ebreo, a 11 anni rompe il porcellino e non ci compra caramelle. Sono loro due a gestire la storia, e a munirsi di un’auto che non sanno guidare per andare verso Oriente.
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Desideri e giardini
Finisco con Kosinski, che era polacco ma passò parecchio tempo negli Usa, e in inglese scrisse i suoi libri. Come Presenze, che oggi troviamo in libreria con altro nome, Oltre il giardino, che è anche il titolo del film che portò sullo schermo per la penultima volta Peter Sellers. È una commedia, con equivoci, su un uomo ingenuo e giardiniere preso per economista savio, e sul linguaggio diretto e letterale preso per sapienziale e profetico.
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