domenica 6 gennaio 2013

Stati d'animo & Cucina **


Dopo l’abboffarsi delle festività invernali, forse non avrete voglia di ulteriori ricettari, ma potreste cambiare idea con Le Ricette Umorali di Isabella Pedicini (Fazi Editore), che ridisegna una geografia della cucina attraverso gli stati d’animo con i quali vi facciamo ingresso, e relative ricette. Perchè c’è la ricetta per quando sei di umore sanguigno (tipo il Tiramisù), quella per l’umore collerico-furioso-dissonante (tipo i rigatoni alla carbonara) e quelle per l’umore capriccioso (zampone e lenticchie).

Non mi è chiaro se lo scopo finale della ricetta in questione è ri-bilanciare i disequilibri relazionali della giornata; perchè è vero che molti sublimano lo stress tra i fornelli ed è proprio lì, tra mestoli, taglieri, schiumarole e pentolacce, che incanalano intuizioni, creatività, fisse culinarie e sentito dire in un mix spesso e volentieri terapeutico. E’ un manuale questo, ricco di disinacanto (al largo gli chef patinati e pretenziosi), con ricette che più terra terra non si può, ma con ricche dosi di umorismo a insaporire il tutto. E tra il serio e il faceto poi, ecco i dilemmi che ci attanagliano tutti: la Nutella, tenerla in casa sì o no?

(*Nel mio caso, meglio di NO.)

L’autrice non è certo una che si prende troppo sul serio, a partire dalla sua cucina caotica che ispira simpatia immediata; che poi in realtà lei sarebbe una studiosa e critica di storia dell’arte con all’attivo il volume sulla fotografia di Francesca Woodman. Ci sarà da fidarsi a provare queste ricette? Non ne sono troppo sicura, ma gli elementi di educazione sentimentale abbondano, del resto è cosa ovvia che nel rapporto con il cibo si esprimono le proprie emozioni più profonde. Un linguaggio intrinseco che spesso si scioglie alla seconda birra (o 2 bicchieri di sakè dopo) e che dice parecchio di chi vi sta davanti quando siete seduti a tavola, fateci caso!


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