La Confraternita dei Preraffaelliti è stata una corrente artistica della pittura vittoriana (XIX secolo) nata nel settembre del 1848, sviluppatasi ed esauritasi in Gran Bretagna. Ascrivibile alla corrente del simbolismo, può essere definita - insieme al raffinato simbolismo di Klimt ed alle forme del liberty - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo.
Tra i suoi esponenti principali Dante Gabriel Rossetti, William Trost Richards, William Hunt, Ford Madox Brown, John Everett Millais, William Morris, Edward Burne-Jones ed il tardivo John William Waterhouse.
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Ma chi è la donna ritratta in due dei quadri più famosi dell'ottocento? Chi fu la Musa di questa corrente? Chi si cela dietro l'Ofelia di John Everett Millais e in Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti? Cosa sappiamo di questa enigmatica figura femminile? Odoya, casa editrice che ha fatto della sperimentazione e del racconto il proprio punto di forza, grazie all'autrice Lucinda Hawksley ci svela la storia di Elizabeth Siddal, pittrice, poetessa di talento e modella per anni messa in ombra dalla sua rovinosa relazione con Rossetti, aspettò per nove anni che lui la sposasse ma arrivò al matrimonio devastata dal laudano e da una misteriosa malattia. Il fascino di una donna il cui volto rimarrà per sempre nella storia dell'arte.
' LIZZIE SIDAL. Il volto dei Preraffaelliti '
di Hawksley Lucinda
di Hawksley Lucinda
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Elizabeth Siddal (1829-1862), poetessa, pittrice e modella, si lasciò alle spalle la miseria degli slum di Southwark per diventare uno dei volti più celebri dell'Inghilterra vittoriana. Oggi, anche coloro che ignorano il suo nome ne riconoscono i delicati lineamenti nella fragile Ofelia di John Everett Millais e nella serafica Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti, due dei quadri più celebri dell'Ottocento. La sua immagine tormentata dalla bellezza sospesa e malinconica rappresenta universalmente l'incarnazione del movimento preraffaellita, impersonandone perfettamente l'idea di femminilità. L'attrazione tra Lizzie e Rossetti diede inizio a nove anni di agonia sentimentale, durante i quali la donna aspettò disperatamente che il suo amante la sposasse, mentre Rossetti passava dall'adorazione possessiva al desiderio di nuove relazioni. Al momento del loro matrimonio Lizzie era minata dalla dipendenza da laudano e da una misteriosa malattia. Distrutta dalla gravidanza di una bambina nata morta e dai tradimenti del marito, la Siddal si tolse la vita poco prima di compiere 33 anni. La toccante ma vivace biografia di Lucinda Hawksley riesce finalmente a sottrarre questa indimenticabile figura di donna dall'ombra di Rossetti, portandola alla luce e all'attenzione che merita. Lizzie Siddal fu infatti anche una poetessa e artista talentuosa, descritta dallo scrittore e critico John Ruskin come un genio equiparabile a pittori come J.M.W. Turner e G.F. Watts. Prefazione di Barbara Tomasino.
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