venerdì 8 marzo 2013

Nel mio caos mentale..



Una delle accuse che mi vengono più spesso rivolte è di essere disordinata.  
Tremendamente disordinata
Effettivamente la mia scrivania è a un passo dall’essere visitata dalla Protezione Civile per prendere dei provvedimenti per la ricostruzione, e talvolta mi ritrovo dei documenti dentro il frigorifero, ma mi trincero dietro un classico “Ah, io nel mio disordine trovo tutto!” oppure “Ma anche Einstein era disordinato!”. 

(Tralascio ovviamente di aggiungere che solitamente non ritrovo mai nulla e devo affidarmi alle mie doti da rabdomante per ritrovare le bollette da pagare sparse da qualche parte tra le carte, ma in alcuni casi riesco a farla franca. )

Tutto questo per dire che il post di oggi parla di
 Caos, disordine e rivoluzione
Direi che anche il momento storico è propizio.



 

Libri da marasma

Questo post avrebbe potuto anche intitolarsi “Il disordine perfetto“. e invece non l’ho chiamata così, anche perché Il disordine perfetto è il primo libro che voglio consigliare oggi. In realtà non parla del disordine, paradossalmente, ma della simmetria. Le strutture logiche presenti nella natura e nei manufatti dell’essere umano, la simmetria degli elementi, a partire dal corpo umano che ha due parti praticamente speculari. Come anche le farfalle. O anche le molecole. O anche le uova di Pasqua, per dire.

Se hai voglia di un bel romanzone complicato e con il quale fare bella figura in società, ho quello che fa per te: L’adolescente, di un certo Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Lo ammetto, non è una delle sue opere più conosciute, ma a parte poterti vantare di aver letto non il solito Delitto e castigo ma qualcosa di ben più sostanzioso e underground, leggerai una storia di adolescenza che al confronto Tre metri sopra il cielo… Vabbé, non sto neanche a spiegartelo. Comunque, perché sta in questo post sul disordine? Innanzitutto perché è una storia bella complicata, e poi perché, come ben sappiamo, l’adolescenza è quel periodo nel quale tua madre ti urla ogni 3 minuti: “Rimetti a posto la tua camera!“.
Invece nel libro Il turista involontario c’è un protagonista,Macon Leary, che ha fatto dell’abitudine e dell’ordine la sua fissazione e il suo motivo di vita. Niente lo può scalfire, nulla lo può turbare. Tutto è preciso e impeccabile come un orologio. Finché un giorno non arriva la vita vera a scompaginare tutto. Una bella storia su come l’ordine ci può mettere un attimo a esplodere completamente


Non si capisce più niente

Hai presente quei periodi in cui politicamente c’è grande confusione sotto il cielo? Quando magari viene conquistato uno Stato, viene instaurata una nuova Repubblica, accadono sconvolgimenti e il Popolo scende in piazza. Esattamente quello che è successo nel 1846 a Roma, come viene raccontato nel libro Storia avventurosa della Rivoluzione romanaPapi che se ne vanno, nuove forze che scendono in campo e sconvolgono quello che c’era prima. Aspetta un attimo, dove ho già sentito questa storia in cui Roma si ritrova improvvisamente senza Papa e con gravi difficoltà si forma un nuovo governo? Beh, credo che tu abbia capito che la Storia talvolta ritorna in maniera beffarda.
Infine, un momento molto triste della storia italiana: il G8 di Genova 2001. In Ci sono stati dei disordini ci sono storie con dei personaggi inventati che però si ispirano assolutamente a dei fatti davvero accaduti. Un ottimo metodo per mettere ordine in una delle faccende più terribilmente confuse degli ultimi anni. Da leggere per non dimenticare, mai.

Io l' 8 ogni giorno...



** Giornata internazionale della Donna **

'INNO ALLA DONNA'
da una Grande Donna: Alda Merini


Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature del
regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre
per te gli uomini
hanno preso
innumerevoli voli
creato l’alveare del
pensiero
per te donna è sorto
il mormorio dell’acqua
unica grazia
e tremi per i tuoi
incantesimi
che sono nelle tue mani
e tu hai un sogno
per ogni estate
un figlio per ogni pianto
un sospetto d’amore
per ogni capello
ora sei donna tutto un
perdono
e così come vi abita
il pensiero divino
fiorirà in segreto
attorniato
dalla tua grazia.


Terribili e inquietanti i numeri della violenza sulle donne: questi purtroppo denunciano un fenomeno in aumento. D.i.Re (* Donne in Rete contro la vilenza) oggi ha pubblicato la rilevazione dei dati del 2012: sono state oltre quattordicimila le donne che hanno chiesto aiuto per violenza familiare ed extra- familiare. Il 68,69% erano italiane, il dato conferma quelli degli anni precedenti e sfata il pregiudizio che la violenza sia una questione che riguarda soprattutto donne immigrate e culture ‘involute’ rispetto alla nostra. La lettura corretta è quella della trasversalità della violenza contro le donne.
Le violenze subite dalle donne che hanno contattato i centri sono avvenute in prevalenza nella cerchia familiare (88,66%), e quelle attuate dai partner costituiscono il 60,42% delle aggressioni. Gli ex invece costituiscono il 19,36% degli autori delle violenze e il dato conferma come sia delicato il momento della separazione. Quando una donna decide di lasciare un uomo che le fa violenza, è esposta a rischi di violenze più gravi, ed è in quel momento che il ruolo del centro diventa fondamentale per prevenire i femminicidi. In Italia ogni due o tre giorni viene uccisa una donna

L’uccisione della compagna è spesso l’atto finale di una lunga storia di violenze.

Il maltrattamento all’interno delle relazioni si esprime di fatto con un continuum di violenze che vengono messe in atto per ottenere controllo e potere. La violenza psicologica è quella più diffusa (73,13%), segue quella fisica (59,9%) che è sempre accompagnata a quella psicologica, poi la violenza economica che consiste di impegni economici imposti, controllo o privazione dello stipendio. Il 15,64% delle donne ha subìto violenza sessuale e il 13,27% sono state vittime di stalking.

E le risposte quali sono? Solo 32 centri antiviolenza hanno la possibilità di inserire le donne in strutture insieme ai figli o alla figlie. I numeri dell’ospitalità, considerato il numero limitato di posti letto, è alto: 470 donne e 473 minori hanno trovato rifugio nelle case Rifugio. Del resto l’Italia è gravemente inadempiente rispetto alle direttive europee che prevedono per la popolazione italiana, almeno 5700 posti letto e invece ce ne sono solo 500. I finanziamenti ai centri scarseggiano: solo il 74,6% ha tra le fonti di finanziamento diversi enti pubblici, ma nel 21,2% dei casi il finanziamento è inadeguato (meno di 10mila euro). Il 69% dei centri riceve finanziamenti sotto i 10mila euro, e 7 centri sopravvivono a mala pena con questo contributo.

Con la caparbietà e l’ostinazione tipica delle donne, nei centri si valorizzano le risorse al massimo e si va avanti, ma è venuto il momento che le istituzioni diano una risposta ai cinque punti contenuti nel Manifesto di D.i.Re. Non c’è alcuna necessità di leggi sul femminicidio o di aumenti delle pene, ma semmai di lavoro di rete tra soggetti istituzionali e centri antiviolenza, di una formazione adeguata, di campagne di sensibilizzazione, di interventi integrati e della corretta applicazione delle leggi che già ci sono. Non ci vuole molto per fermare le cronache di morti annunciate.