giovedì 30 gennaio 2014

Recensioni iper-tricotiche ;-) ..

Christoph Rehage, di Monaco, a 26 anni esatti, cioè il 9 novembre 2007, ha cominciato a camminare. In Cina, da Pechino. È arrivato a Ürümqi. Quanto ci ha messo? Quasi 1 anno (s’è fermato il 25 ottobre 2008). Quanta strada ha fatto? 4646 km. Particolarità: per tutta la durata del viaggio non si è tagliato né barba né capelli.
Il viaggio ha avuto un significato spirituale? No. Si chiedeva: “Dove dormirò? Dove mangerò? Non c’erano domande metafisiche, nessuna profonda preoccupazione, solo problemi pragmatici”.
Gli ha fatto assaporare un senso infinito di libertà? No.
La barba aveva un valore simbolico? No.
Io oggi ti parlo del viaggio, del camminare, del cambiamento interiore? No.
Ti parlo di peli.



Umani e animali
Di camminate lunghe e peli cresciuti parla anche Ultimo parallelo . La camminata con cui 5 uomini vollero toccare, primi al mondo, il Polo Sud, per scoprire un attimo dopo avercela fatta che c’era arrivato poco prima qualcun altro. Tuena s’è documentato bene prima di metter mano al romanzo, ed è questo che fa sì che veniamo a conoscenza di inimmaginabili aspetti tecnici e pratici di spedizioni come quella. Oltre a ficcarci nella testa e nel corpo dei 5 sfortunati.

Il corvo ha peli o meglio penne nere. Hai mai visto un corvo di altro colore tu? Un corvo bianco ad esempio? No? Io neanche. Però il corvo bianco è quello con cui un certo filosofo volle chiarire una sua idea. Il mondo di Sofia  di Gaarder ha l’ambizione forte di renderci partecipi, narrando, di cos’ha detto nel tempo certa filosofia. Ci riesce? Sì. E sappiamo così cos’è il corvo bianco.

A sopracciglia come siamo messi? Nel senso: come le muovi? Joe Navarro, che s’è fatto 25 anni nell’FBI come professionista del linguaggio del corpo, saprebbe dirti il significato di ogni loro movimento. Oppure, cambiamo zona: i piedi. Sapevi che i piedi sono la parte più sincera che abbiamo? In Non mi freghi!  mette al servizio nostro i 25 anni di servizio suo, raccontando aneddoti e spiegando pratiche.

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Da umano a animale
 (e viceversa)
Due cose piacciono a Marie Darrieussecq quando scrive libri: personaggi donne; far due ragionamenti sull’identità. In Troismi , lodato in lungo e in largo, segue la linea con una giovane donna che vede comparire qualche pelo di troppo sulla sua pelle. Sta diventando scrofa. E, paradossalmente, sarà proprio la mutazione animale a farla diventare più persona umana. Internamente, s’intende.

Infine il percorso inverso: da animale a uomo, da peloso a non peloso. Desmond Morris è zoologo celebre, e più celebre ancora è La scimmia nuda , un best seller nel tempo e nello spazio che racconta perché abbiamo certi comportamenti considerandoci non come esseri umani ma in quanto scimmie. L’unica specie di scimmia a esser priva di peli. Come ci siamo arrivati a parlare? A ridere? E alla fedeltà, all’aggressività, alla religione?


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