martedì 29 ottobre 2013

Dolcetto o.. Libretto?! 5 Consigli per Halloween :-))





... Halloween ...
 .. è alle porte e, con esso, la solita diatriba sul fatto che non essendo una festa della nostra tradizione non dovremmo prenderla in considerazione. Festa o meno è un’occasione come un’altra per leggere qualcosa di particolare e, nello specifico, a tema horror, thriller o, in ogni caso, di “paura”.


Di libri del genere è pieno il mercato e ce ne sono sempre di più, quindi stilare un elenco di quali leggere può essere arduo, dal momento che ognuno ha i propri gusti e il proprio livello di “paura”. Ma io voglio provare a consigliarvi 5 titoli che rientrano tra le mie letture 'spaventose' preferite..

 
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"CARMILLA"
di J. Sheridan Le Fanu

Questo racconto dello scrittore irlandese Le Fenu, sicuramente uno dei modelli del "Dracula" di Stoker che uscirà pochi anni dopo, è una delle più inquietanti e struggenti storie di vampiri che sia mai stata scritta e allo stesso tempo una seducente e diabolica storia d'amore tra due donne.











"L'ALLIEVO"
di Patrick Redmond

“L’allievo” è un thriller psicologico di alta classe contraddistinto da un deliziosa impronta stilistica tipicamente inglese. Redmond è maestro nel narrare ciò che di oscuro pervade l’animo umano, dove sentimenti come l’odio e l’istinto di vendetta sono pesanti come lastre di marmo, dove ritmo serrato e tensione sono insostenibili fino alla sconvolgente sorpresa finale rivelatoria. Lavoro eccellente come in ogni buon thriller psicologico che si professi tale è riservato alla caratterizzazione dei personaggi che ne escono tratteggiati in maniera eccellente; probabilmente in “L’allievo” è descritto uno dei personaggi più inquietanti e crudeli che la mia mente ricordi.





RACCONTI
di H.P. Lovecraft
 
 Autore di numerosi racconti, come Dagon, Il colore venuto dallo spazio, Il richiamo di Cthulhu e L'orrore di Dunwich, e di romanzi, tra cui Il caso di Charles Dexter Ward, Le montagne della follia e La maschera di Innsmouth, oltre ad alcuni racconti in versi, non molto apprezzato dai critici del suo tempo, probabilmente perché troppo straniante, non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte. Molte delle sue opere sono state fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo, nella letteratura così come nel cinema e nella musica. Infatti, uno dei maggiori studiosi lovecraftiani, S.T. Joshi, definisce la sua opera come "un inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza, e non è sorprendente che abbia influenzato in maniera considerevole lo sviluppo successivo di entrambi i generi".
 
 
 
"PET SEMATARY"
di Stephen King
 
In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondariato, secondo un'antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.
 
 
"IL GIRO DI VITE" 
di Henry James
 
In un'atmosfera tesa e allucinante, misteriosa e ambigua, James realizza con grande maestria una delle sue opere più riuscite. Solo in apparenza una storia di fantasmi, Il giro di vite organizza e lega al suo interno una notevole quantità di temi. Asse privilegiato del racconto è però la ripetizione: i due revenants che si accampano sulla scena del romanzo non sono altro che la figura retorica dietro la quale James nasconde, e svela, il problema di ciò che ritorna, di ciò che si ripete. Attraverso l'impiego di una tecnica narrativa "sperimentale" che adotta il punto di vista dei personaggi, James anticipa i procedimenti metaletterari del romanzo del Novecento.
 
 

La casa di Alda...

Il letto sul quale si lasciò ritrarre, e sul quale sono sparsi ad arte alcuni indumenti, la scala che scendeva a fatica, la radio, il telefono, un vecchio pacchetto di sigarette, le chiavi col nastro rosso, il pianoforte, lo specchio sul quale scriveva col rossetto, in vari impeti e la scrivania con quella macchina da scrivere alla quale consegnava pensieri e dolori e che ormai portava al posto della carta una foto famosa. Tra pochi giorni ricorre l’anniversario della morte di Alda Merini, scomparsa nel novembre 2009, eppure la sua casa-museo, ricostruita in una ex tabaccheria di milano, non lontano dalla storica residenza della Merini sui Navigli e pensata come un luogo per la promozione di giovani scrittori e poeti che, almeno per il momento, non è più visitabile.
Chissà cosa ne penserebbe lei, la poetessa che aveva desiderato vedere le porte della dimora tanto amata sempre aperte su quella riproduzione commemorativa di stanze nate al pubblico il primo giorno di primavera del 2011, data di nascita della stessa Alda, scelta anche per la festa nazionale della poesia, testimonianza del continuo rigenerarsi della natura e ormai chiuse..


" La città nuova
Ecco un bianco scenario
per tratteggiarvi l’accompagnamento

degli oggetti di sfondo che pur vivono.
non ne sarò l’artefice impaziente.
Berrò alle coppe della nostalgia,
avrò preteso d’ozio nelle lacrime.."


Alda Merini
(Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009)