martedì 29 ottobre 2013

La casa di Alda...

Il letto sul quale si lasciò ritrarre, e sul quale sono sparsi ad arte alcuni indumenti, la scala che scendeva a fatica, la radio, il telefono, un vecchio pacchetto di sigarette, le chiavi col nastro rosso, il pianoforte, lo specchio sul quale scriveva col rossetto, in vari impeti e la scrivania con quella macchina da scrivere alla quale consegnava pensieri e dolori e che ormai portava al posto della carta una foto famosa. Tra pochi giorni ricorre l’anniversario della morte di Alda Merini, scomparsa nel novembre 2009, eppure la sua casa-museo, ricostruita in una ex tabaccheria di milano, non lontano dalla storica residenza della Merini sui Navigli e pensata come un luogo per la promozione di giovani scrittori e poeti che, almeno per il momento, non è più visitabile.
Chissà cosa ne penserebbe lei, la poetessa che aveva desiderato vedere le porte della dimora tanto amata sempre aperte su quella riproduzione commemorativa di stanze nate al pubblico il primo giorno di primavera del 2011, data di nascita della stessa Alda, scelta anche per la festa nazionale della poesia, testimonianza del continuo rigenerarsi della natura e ormai chiuse..


" La città nuova
Ecco un bianco scenario
per tratteggiarvi l’accompagnamento

degli oggetti di sfondo che pur vivono.
non ne sarò l’artefice impaziente.
Berrò alle coppe della nostalgia,
avrò preteso d’ozio nelle lacrime.."


Alda Merini
(Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009)



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