La casa di Alda...
Il letto sul quale si lasciò ritrarre, e sul 
quale sono sparsi ad arte alcuni indumenti, la scala che scendeva a 
fatica, la radio, il telefono, un vecchio pacchetto di sigarette, le 
chiavi col nastro rosso, il pianoforte, lo specchio sul quale scriveva 
col rossetto, in vari impeti e la scrivania con quella macchina da 
scrivere alla quale consegnava pensieri e dolori e che ormai portava al 
posto della carta una foto famosa. Tra pochi giorni ricorre 
l’anniversario della morte di Alda 
Merini, scomparsa nel novembre 2009, eppure la sua casa-museo, 
ricostruita in una ex tabaccheria di milano, non lontano dalla storica 
residenza della Merini sui Navigli e pensata come un luogo per la 
promozione di giovani scrittori e poeti che, almeno per il momento, non è
 più visitabile.
 Chissà cosa ne penserebbe lei, la poetessa che 
aveva desiderato vedere le porte della dimora tanto amata sempre aperte 
su quella riproduzione commemorativa di stanze nate al pubblico il primo
 giorno di primavera del 2011, data di nascita della stessa Alda, scelta
 anche per la festa nazionale della poesia, testimonianza del continuo 
rigenerarsi della natura e ormai chiuse..

 
" La città nuova
Ecco un bianco scenario
per tratteggiarvi l’accompagnamento
degli oggetti di sfondo che pur vivono.
non ne sarò l’artefice impaziente.
Berrò alle coppe della nostalgia,
avrò preteso d’ozio nelle lacrime.."
Alda Merini
(Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009)
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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