Il faccendiere
Antonella Beccaria: la signorina Beccaria è giovane ma agguerrita, con pubblicazioni, articoli, studi e blog alle spalle. Il faccendiere è un libro uscito da poco, frutto del suo interesse per certi personaggi oscuri che si muovono dietro le quinte dei fatti
 noti ai più, determinandoli quei fatti, e non solo quelli. Elio Ciolini
 ne è un esempio. Chi è? Non si sente nominare spesso, mai direi. Invece
 Ciolini è un tassello della storia d’Italia. Truffatore e criminale, bugiardo, calunniatore, latitante poi prigioniero. E non basta.
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 Paesaggio costituzione cemento 
Salvatore Settis:
 ci cade a fagiolo, ieri era la Giornata Mondiale Dell’Ambiente. 
Settis, che è storico dell’arte e archeologo noto nel mondo, in questo 
libro parla di tutela del paesaggio, del nostro, dell’Italia, per 
capirci. Non si limita agli scempi dei giorni nostri o degli ultimi decenni.
 Parte dai tempi antichi. Fino a quelli odierni, in un progressivo 
decadimento e logoramento di logica nelle leggi, con conseguente spreco 
di denaro pubblico e paradossali “punizioni” per quei politici o simili 
che provano a agire nel rispetto del paesaggio.
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 Il caso del croato morto ucciso 
Luciano Marrocu: questo è un autore italiano che ha creato una buona serie gialla, iniziata con Fáulas.
 Chi fa le indagini sono due ispettori della polizia fascista, perciò 
non aspettatevi i giorni nostri ma un tempo che si potrebbe rischiare di
 dimenticare. Abbiamo il commissario Carruezzo e l’ispettore Serra, un 
croato trovato morto proprio all’inizio della storia, quello che sembra 
essere un movente passionale e l’improvviso interesse suscitato dal 
delitto nel regime fascista, perché passionale, quel delitto, non lo è per niente.
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 Il cielo è rosso 
 Giuseppe Berto: un classico ci stava tra i consigli di giugno, l’ho preso dal ‘900. Spostiamoci di 
qualche anno rispetto al libro precedente e entriamo in piena seconda 
Guerra Mondiale senza tante cerimonie. “Nessuno sarebbe venuto a 
bombardare una città di così scarsa importanza per la guerra”: e invece. Invece il bombardamento c’è, e inizia la storia.
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Tra cielo e inferno 
Peter Kreeft: Un dialogo da qualche parte oltre la morte con John F. Kennedy, C. S. Lewis e Aldous Huxley,
 dice il sottotitotolo. Ed è così, effettivamente. Il filosofo, 
professore e teologo Kreeft ha immaginato questi 3 celebri uomini 
conversare tra loro. Un presidente degli Stati Uniti e due scrittori. Perché proprio loro? Perché morirono lo stesso giorno, il 22 novembre 1963.
 Tutti e tre credevano che la vita non finisse dopo la morte e Kreeft ha
 ammesso che avessero ragione. Sono finiti all’Inferno o in Paradiso? 
Nessuno dei due; sono in Purgatorio.