venerdì 10 maggio 2013

Libri in movimento.. Part. 2


La scorsa settimana ho creato il post sui libri di viaggio, e non solo. Dato che per questo week end è previsto brutto tempo- di nuovo- vi voglio lasciare qualche suggerimento per far viaggiare, almeno, la fantasia... Questa è la seconda parte...



- Su due piedi, Giuliano Santoro: Santoro è un giornalista, lo dice lui stesso. Questo libro è il frutto di una decisione presa nel 2011: girare la Calabria a piedi per un intero mese, nel caldo di luglio. Perché la Calabria? Perché è una regione complessa, è un luogo d’Italia in cui s’intrecciano tempi storici diversi, convivono gli opposti, il vecchio e il nuovo. Solo chi ci è in pieno fisicamente, come c’è stato Santoro, può rendersene conto.

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- Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, Robert M. Pirsig: l’avrete sentito nominare. Pirsig fece questo: prese con sé il figlio, si mise in moto, e girò gli Stati Uniti. Non basta, perché il bello di questo libro è che non è semplicemente un diario di viaggio, non è l’ennesimo romanzo on the road. Pirsig è mentalmente un osso duro, in ciò che ha scritto ci ha messo anche molto altro, dalla filosofia (non fatevi spaventare dalla parola, per carità) alla praticità del come trattar bene una motocicletta, senza tralasciare il ricordo di certe esperienze passate (come la balbuzie e l’elettroshock). Non ci s’annoia insomma.

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- L’Italia in seconda classe, Paolo Rumiz: alla base c’è un’idea che a molti sembrerà un suicidio pensando alle esperienze che s’affrontano usando questo mezzo in Italia: girare la penisola in treno. Tra l’altro per linee secondarie. “Un viaggio hard”, come recita il libro stesso. Ma Rumiz non è nuovo a imprese simili: dalla bicicletta alla barca a vela alla Topolino ha macinato migliaia di kilometri negli anni. Ad arricchire la galleria folle di personaggi che s’incontrano lungo il racconto, Rumiz ha infilato un accompagnatore misterioso.

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- In Siberia, Colin Thubron: Thubron è un fuoriclasse della letteratura di viaggio. Ne ha scritti, credo, 9 di libri del genere. Ha viaggiato spesso, a muoverlo “l’istinto e il desiderio di soddisfare la mia curiosità. Volevo umanizzare le mappe”. Con questo libro è la Siberia a prendere forma, una delle terre più distanti da lui, occidentale. È una regione poco battuta dai viaggiatori, e sempre stata oggetto di leggende. Thubron ne ha voluto ripercorrere la storia percorrendo i suoi paesaggi, e ha voluto capire come se la passano oggi, dopo tutto quello che la Siberia ha passato, le piccole comunità che ci vivono.

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