mercoledì 22 gennaio 2014

Letteratura e Animali: connubio perfetto!


Gli animali, reali o fantastici, sono sempre stati presenti nelle letterature di tutto il mondo, dall’antichità ai giorni nostri. Se in passato erano per lo più presentati come allegorie di virtù e vizi degli uomini, oggi, grazie anche alla mutata sensibilità socio-culturale, gli animali non umani vengono visti come amici, pari con cui percorrere un cammino. E questo non è tanto – o non è solo – un discorso filosofico, ma è anche una questione letteraria.

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Come la letteratura affronta il mondo degli animali? Come l’affrontava ieri? Come li guarda oggi? È innegabile vengono pubblicati sempre più libri: basti pensare, per esempio, a Luis Sepúlveda che ultimamente si concentra molto su gatti, topi e lumache o, per guardare in Italia, a Melania Mazzucco che pubblica la bella fiaba Il bassotto e la Regina.

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Per fare un punto della situazione ho trovato molto utile il saggio
 Animali della letteratura italiana (Carocci, 2010)
a cura di Gian Mario Anselmi e Gino Ruozzi 
che raccoglie una serie di interventi di vari studiosi sulle principali figure di animali nella letteratura italiana. Il libro, infatti, è organizzato per animali: si va dalla A di api alla T di topi, passando per gli ovvi cani e gatti, ma anche mosce, draghi, grifoni, ragni e pennuti da cortile. Un utilissimo Indice dei nomi chiude questo agile saggio che, a mio parere, dovrebbe essere in tutte le librerie di coloro che si occupano di letteratura ma anche di quanti guardano il rapporto animali umani e non umani in maniera sempre nuova. 



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