"Il volto dell'Occidente. 
I venti capolavori che hanno fatto l'immagine della nostra civiltà"
Flavio Cairoli
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È possibile descrivere lo spirito della 
civiltà occidentale, così come si è evoluto con mutamenti vertiginosi 
nel corso del XX secolo, attraverso venti capolavori dell'arte? 
L'impresa è senza dubbio temeraria, e non priva di insidie che 
potrebbero indurre a forzature o interpretazioni arbitrarie. Ma Flavio 
Caroli, da sempre interessato a indagare i fondamenti primari del 
"pensiero in figura", accetta la sfida. Ed ecco allora che, dopo aver 
tratteggiato i volti dell'uomo e della natura nelle sue molteplici 
manifestazioni artistiche, delinea un nuovo volto che in qualche modo li
 racchiude. Un'immagine essenziale e al tempo stesso complessa, un 
poliedro a venti facce: venti opere da Van Gogh a Warhol. Tra fine 
Ottocento e fine Novecento l'impulso innovativo dell'arte ha subito 
accelerazioni inaudite, dissacrando, rinnegando, stravolgendo il punto 
di vista sulla realtà e tuttavia, una volta esauritasi la violenza di 
tale eruzione, ha riscoperto, in una visione rinnovata, le radici di 
quella tradizione che intendeva estirpare. Non a caso i venti capolavori
 prescelti, celeberrimi e di valore universale, sono da considerare 
archetipi, motori originari di "tutto ciò che si è mosso 
nell'immaginario occidentale": fra questi, "La notte stellata" di Van 
Gogh, "La Dame" di Matisse, "Primo acquerello astratto" di Kandinskij, 
"Guernica" di Picasso, "La città che sale" di Boccioni, "Le Muse 
inquietanti" di de Chirico, "Murale" di Pollock, "Trenta è meglio di 
una" di Warhol.  
 
 
 
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