giovedì 4 luglio 2013

Amore & Psiche ... La favola più bella


Gli esami sono ancora vicini, ed eccoci capitare sotto il naso una bellissima favola latina, quella che racconta soavemente dell’incontro d’anime e di corpi tra il Dio Amore e la bella Psiche. Gran classico di Lucio Apuleio che ritorna dalle nebbie degli anni di liceo, per farsi potente veicolo di sentimenti, di passioni, di miserie umane e di piccole glorie. Un piccolo gioiello che racconta soprattutto di teneri sospiri, di immani scoperte e di crescita, riassunte in una storia costantemente attuale, quella del giovinetto inviato dalla collerica Venere a vendicare l’offesa alla sua bellezza, innamoratosi perdutamente della vittima predestinata.
Ed è proprio tra le righe di una vicenda fatta di ingenuità e di invidie, di divinità e mortali, di purezza dei sentimenti e di squallore, che emerge tutto il portato dell’insanabile contrasto tra la pienezza placida eppure sempre anelante della passione amorosa, e l’instabilità crudele della volontà di pensiero, condannate a sfiorarsi, per gioire di attimi indimenticabili, per poi scontrarsi e perdersi, ritrovarsi e straziarsi all’infinito, nel più crudele dei giochi.




".. Allora, sentendo crescere irresistibilmente il desiderio per il dio della voluttà, gli si abbandonò sopra con le labbra schiuse per la passione e cominciò a baciarlo senza freno, con l’unica paura che si potesse svegliare. Ma mentre l’anima sua innamorata s’abbandonava a quell’indicibile piacere, la lucerna o per malvagia perfidia o per odiosa gelosia, quasi volesse anch’essa toccare e baciare un corpo così bello, lasciò cadere dall’orlo del lucignolo una goccia di olio bollente che finì sulla spalla destra del dio. Oh audace e temeraria lucerna, vile strumento d’amore, proprio tu hai osato bruciare il dio di ogni fuoco, tu che sei stata certamente creata da un’amante che voleva prolungare il piacere anche di notte. Così il dio, sentendosi scottare, balzò giù dal letto, vide oltraggiate e tradite le promesse di fedeltà e senza dire una parola volò via, sottraendosi ai baci e alle carezze dell’infelicissima sposa."



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