giovedì 29 novembre 2012

Cosa regalare alla Mamma per Natale...




Un giro in libreria ci sta sempre bene, io però ne approfitterei per anticipare gli affollamenti prenatalizi, e giocarsi le incursioni tra gli scaffali in questo periodo, in modo da valutare con calma sui libri da donare; che scegliere un titolo pensando a una persona è davvero cosa ardita e sicuramente già da sè vale come gesto d’amore (o profonda amicizia). Per portarci avanti quindi, oggi vi propongo una lista di possibili libri da regalare alla mamma, che sinceramente ormai si sarà pure stufata di ricevere suppellettili da cucina e aggeggi per spolverare o profumi che non metterà mai!


 'Come una specie di sorriso' 
di Lella Costa
 La ragazza che al fidanzato in mostruoso e reiterato ritardo risponde con nonchalance: "Oddio, scusami, non sono ancora pronta, mi dai cinque minuti?" sta affermando la superiorità dell'essere umano su quello che gli capita. In poche parole, sta facendo dell'ironia invece di usare un qualunque oggetto contundente. È molto più pulito, dignitoso e decisam

ente liberatorio. Lella Costa, liquidatrice del suddetto fidanzato e oggi, non per caso, signora dell'ironia, ci racconta come mai questa arte dello sguardo obliquo sia indispensabile per affrontare con leggerezza gli sgambetti della vita. Attingendo ai classici della letteratura e della musica, da Socrate all'immenso Shakespeare, da Lewis Carroll al Signor Bonaventura, da Paolo Conte a De André, e dal proprio repertorio, ci fa scoprire che l'ironia è un filo rosso, probabilmente il vero talismano che nei secoli ha protetto l'umanità da adolescenze inquiete, cuori infranti, rughe precoci, su su fino a guerre, dittature vere e democrazie da operetta. E benché l'ironia sia difficile da spiegare (esistono fior di saggi per quello), forse impossibile da insegnare e da imparare (diffidare di chi si autoproclama ironico), si può pur sempre viralizzare, sin dalla più tenera età. Anche il sorriso, come lo sbadiglio, è contagioso.
 
 
 
'Un colpo all'altezza del cuore' 
di Margherita Oggero
A Torino, quella mattina, fa un freddo cane e c'è aria di neve. Mentre sta andando a scuola, senza quasi aver tempo di capire cosa accade, la prof Camilla Baudino si ritrova testimone di un brutale regolamento di conti: all'incrocio tra due centralissime vie della città una moto si affianca a un'auto e con un colpo di pistola il centauro uccid
e il conducente della macchina, per poi sparire nel traffico. Pochi minuti dopo, ad accorrere sulla scena del delitto per dirigere le indagini arriva l'unico poliziotto da cui Camilla avrebbe desiderato tenersi alla larga: il commissario Gaetano Berardi. Sono trascorsi quasi tre anni da quando Gaetano e Camilla si sono incontrati l'ultima volta, ma il tempo - che a lui ha regalato qualche affascinante ruga in più, mentre a lei la pungente inquietudine per un matrimonio un po' appannato e le scaramucce con una figlia nella piena adolescenza - sembra non aver sopito del tutto un'attrazione pericolosamente vicina a trasformarsi in amore. Poche ore più tardi, anche la giornata della giovane dottoressa Francesca Gariglio è destinata a prendere una piega inusuale. La polizia rinviene il cadavere di un pensionato, massacrato con una spranga: è un suo ex paziente, uno dei tanti di cui Francesca si prende cura lavorando nelle corsie dell'ospedale di Chivasso, cittadina che fino a quel momento aveva ritenuto sin troppo tranquilla...
 
 
'Le testimoni silenziose' 
di Xinran

Fin dai tempi di Marco Polo la Cina appare ai nostri occhi come un "altrove" lontano, smisurato ed enigmatico, fatto di strade gremite e odori penetranti, di tessuti preziosi e bandiere rosse, di scritte aggraziate e indecifrabili come i volti dei suoi abitanti. Un gigante rimasto assopito e isolato per millenni mentre l'Occidente si affannava a rincorrere il m
ito della crescita; un gigante che adesso si è svegliato e che, con un balzo, sembra aver annullato ogni distanza, capovolto ogni riferimento. Forse, allora, proprio in mezzo a cambiamenti così epocali è venuto il momento di chiederci: cosa sappiamo veramente della Cina? Ma soprattutto: cosa sanno di sé i cinesi? Quale coscienza hanno le giovani generazioni dell'abisso che separa le loro esistenze di cittadini moderni e cosmopoliti da quelle dei loro genitori e dei loro nonni, che soltanto pochi decenni fa vivevano immersi in una dimensione epica e arcaica? Guaritrici, banditi, acrobati, cantastorie, soldati, fabbricanti di lanterne: sono le vite preziose di questi genitori, di questi nonni, quelle cui Xinran dà voce nelle pagine del suo libro-reportage, strappandole così all'oblio. Vite comuni eppure incredibili, fatte di senso del dovere e di affetti sacrificati, legate alla tradizione e stravolte dalla cecità della rivoluzione. Vite che testimoniano la toccante tenacia e al tempo stesso l'ineluttabile fragilità di un mondo destinato probabilmente a sparire per sempre.

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