Un giro in libreria ci sta sempre bene, io però ne approfitterei per anticipare gli affollamenti prenatalizi, e giocarsi le incursioni tra gli scaffali in questo periodo, in modo da valutare con calma sui libri da donare; che scegliere un titolo pensando a una persona è davvero cosa ardita e sicuramente già da sè vale come gesto d’amore (o profonda amicizia). Per portarci avanti quindi, oggi vi propongo una lista di possibili libri da regalare alla mamma, che sinceramente ormai si sarà pure stufata di ricevere suppellettili da cucina e aggeggi per spolverare o profumi che non metterà mai!
'Come una specie di sorriso'
di Lella Costa
La ragazza che al fidanzato in mostruoso e reiterato ritardo risponde con nonchalance: "Oddio, scusami, non sono ancora pronta, mi dai cinque minuti?" sta affermando la superiorità dell'essere umano su quello che gli capita. In poche parole, sta facendo dell'ironia invece di usare un qualunque oggetto contundente. È molto più pulito, dignitoso e decisam
ente
 liberatorio. Lella Costa, liquidatrice del suddetto fidanzato e oggi, 
non per caso, signora dell'ironia, ci racconta come mai questa arte 
dello sguardo obliquo sia indispensabile per affrontare con leggerezza 
gli sgambetti della vita. Attingendo ai classici della letteratura e 
della musica, da Socrate all'immenso Shakespeare, da Lewis Carroll al 
Signor Bonaventura, da Paolo Conte a De André, e dal proprio repertorio,
 ci fa scoprire che l'ironia è un filo rosso, probabilmente il vero 
talismano che nei secoli ha protetto l'umanità da adolescenze inquiete, 
cuori infranti, rughe precoci, su su fino a guerre, dittature vere e 
democrazie da operetta. E benché l'ironia sia difficile da spiegare 
(esistono fior di saggi per quello), forse impossibile da insegnare e da
 imparare (diffidare di chi si autoproclama ironico), si può pur sempre 
viralizzare, sin dalla più tenera età. Anche il sorriso, come lo 
sbadiglio, è contagioso.
'Un colpo all'altezza del cuore' 
di Margherita Oggero 
A Torino, quella mattina, fa un freddo cane e c'è aria di neve. Mentre sta andando a scuola, senza quasi aver tempo di capire cosa accade, la prof Camilla Baudino si ritrova testimone di un brutale regolamento di conti: all'incrocio tra due centralissime vie della città una moto si affianca a un'auto e con un colpo di pistola il centauro uccid
 
 
A Torino, quella mattina, fa un freddo cane e c'è aria di neve. Mentre sta andando a scuola, senza quasi aver tempo di capire cosa accade, la prof Camilla Baudino si ritrova testimone di un brutale regolamento di conti: all'incrocio tra due centralissime vie della città una moto si affianca a un'auto e con un colpo di pistola il centauro uccid
e
 il conducente della macchina, per poi sparire nel traffico. Pochi 
minuti dopo, ad accorrere sulla scena del delitto per dirigere le 
indagini arriva l'unico poliziotto da cui Camilla avrebbe desiderato 
tenersi alla larga: il commissario Gaetano Berardi. Sono trascorsi quasi
 tre anni da quando Gaetano e Camilla si sono incontrati l'ultima volta,
 ma il tempo - che a lui ha regalato qualche affascinante ruga in più, 
mentre a lei la pungente inquietudine per un matrimonio un po' appannato
 e le scaramucce con una figlia nella piena adolescenza - sembra non 
aver sopito del tutto un'attrazione pericolosamente vicina a 
trasformarsi in amore. Poche ore più tardi, anche la giornata della 
giovane dottoressa Francesca Gariglio è destinata a prendere una piega 
inusuale. La polizia rinviene il cadavere di un pensionato, massacrato 
con una spranga: è un suo ex paziente, uno dei tanti di cui Francesca si
 prende cura lavorando nelle corsie dell'ospedale di Chivasso, cittadina
 che fino a quel momento aveva ritenuto sin troppo tranquilla...
'Le testimoni silenziose' 
di Xinran
 
Fin dai tempi di Marco Polo la Cina appare ai nostri occhi come un "altrove" lontano, smisurato ed enigmatico, fatto di strade gremite e odori penetranti, di tessuti preziosi e bandiere rosse, di scritte aggraziate e indecifrabili come i volti dei suoi abitanti. Un gigante rimasto assopito e isolato per millenni mentre l'Occidente si affannava a rincorrere il m
Fin dai tempi di Marco Polo la Cina appare ai nostri occhi come un "altrove" lontano, smisurato ed enigmatico, fatto di strade gremite e odori penetranti, di tessuti preziosi e bandiere rosse, di scritte aggraziate e indecifrabili come i volti dei suoi abitanti. Un gigante rimasto assopito e isolato per millenni mentre l'Occidente si affannava a rincorrere il m
ito della crescita; un 
gigante che adesso si è svegliato e che, con un balzo, sembra aver 
annullato ogni distanza, capovolto ogni riferimento. Forse, allora, 
proprio in mezzo a cambiamenti così epocali è venuto il momento di 
chiederci: cosa sappiamo veramente della Cina? Ma soprattutto: cosa 
sanno di sé i cinesi? Quale coscienza hanno le giovani generazioni 
dell'abisso che separa le loro esistenze di cittadini moderni e 
cosmopoliti da quelle dei loro genitori e dei loro nonni, che soltanto 
pochi decenni fa vivevano immersi in una dimensione epica e arcaica? 
Guaritrici, banditi, acrobati, cantastorie, soldati, fabbricanti di 
lanterne: sono le vite preziose di questi genitori, di questi nonni, 
quelle cui Xinran dà voce nelle pagine del suo libro-reportage, 
strappandole così all'oblio. Vite comuni eppure incredibili, fatte di 
senso del dovere e di affetti sacrificati, legate alla tradizione e 
stravolte dalla cecità della rivoluzione. Vite che testimoniano la 
toccante tenacia e al tempo stesso l'ineluttabile fragilità di un mondo 
destinato probabilmente a sparire per sempre.



 
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